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domenica 7 dicembre 2014

 
Giorno 2 dicembre 2014 le classi 4 A, 5 A e 5 B , accompagnate dalle docenti Foti, La Face, Lo Schiavo e Verduci, si sono recate in visita guidata presso la Ditta Callipo, fondata nel 1913 da Giacinto, bisnonno dell’attuale Amministratore Pippo Callipo che rappresenta la quarta generazione della famiglia, a Pizzo, cittadina situata nel cuore del Golfo di Sant’Eufemia nota sin dall’antichità per la pesca del Tonno. L’azienda è stata la prima in Calabria, e tra le prime in Italia, ad inscatolare il pregiato Tonno del Mediterraneo pescato con il sistema delle “tonnare fisse”. Oggi lo stabilimento si estende su una superficie totale di circa 34.000 mq., 9.000 dei quali coperti, ed offre un’immagine di efficienza e di imprenditorialità d’avanguardia  grazie all’avanzata tecnologia degli impianti e delle attrezzature. 





 

 
 
 

















Lasciata la fabbrica Callipo si prosegue addentrandosi nel cuore della Calabria, in un'area collinare di 140 ettari, il Popilia Country Resort del Gruppo Callipo, dove sono presenti Hotel, cottage, centro benessere, campi da gioco e tanti animali.




 
dopo la lunga camminata pausa pranzo........
                                                                           

...si continua con l'interessantissima visita alla chiesetta di Piedigrotta,(grotta scavata nel tufo) dove ascoltiamo dalla guida  la legenda del naufragio avvenuto intorno alla meta del '600 e ammiriamo tutte le opere realizzate, all'interno, da un artista locale: Angelo Barone.
 
 
Infine dopo una lunga camminate nel borgo di Pizzo arriviamo al Castello" Murat" eretto nella seconda metà del XV secolo da Ferdinando I° d’Aragona, il castello ha due torrioni cilindrici angolari, dei quali la torre grande, detta torre mastra, è di origine angioina (1380 circa).Gioacchino MURAT, re di napoli e cognato di Napoleone Bonaparte, in un estremo tentativo di riconquistare il regno di Napoli, sbarcò alla marina di Pizzo domenica 8 ottobre 1815, tentando di far sollevare la popolazione contro Ferdinando IV di Borbone. Ma il tentativo non riuscì. Gioacchino e il suo piccolo drappello furono sopraffatti e rinchiusi nel castello, dove, 5 giorni dopo, a seguito di un processo sommario, il re venne condannato a morte

 

Gioacchino Murat in prigione

                            Arrivederci Pizzo!

 

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